In Italia le
attività sull’eolico sono iniziate nei primi anni ’80, e furono svolte
principalmente dell’ENEA, dall’ENEL e da alcuni operatori privati, con
l’obiettivo di sviluppare tecnologie e di individuare il potenziale eolico
sfruttabile a livello nazionale. L’ENEA ha svolto essenzialmente il compito di
sostenere lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di aerogeneratori
di tecnologia nazionale. Oggi continua a studiare i siti per individuarne le
potenziali risorse eoliche, collabora con le pubbliche amministrazioni fornendo
supporto tecnico e svolge campagne di informazione rivolte agli amministratori e
alla popolazione per favorire l’accettazione sociale di nuovi impianti eolici.
La
risorsa eolica in Italia
La posizione
geografica dell’Italia, unita alla presenza di catene montuose e di masse
d’acqua,
determina un diverso andamento dei venti sia nel corso dell’anno che da regione
a regione.
L’Italia può comunque contare, specie nelle zone mediterranee meridionali e
nelle isole, su venti di buona intensità, quali il maestrale, la tramontana, lo
scirocco e il libeccio. I risultati di un’indagine, cui anche l’ENEA ha
partecipato, hanno evidenziato che i siti più idonei allo sfruttamento
dell’eolico si trovano lungo il crinale appenninico, al di sopra dei 600 m sul
livello del mare
e, in misura minore, nelle zone costiere. Le regioni più interessanti sono
quelle del Sud, in particolare Campania, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna, e
il territorio compreso tra le province di Trapani, Foggia, Benevento, Avellino e
Potenza è il principale polo eolico nazionale. Tuttavia la quantità di energia
elettrica
prodotta da fonte eolica è ancora trascurabile rispetto al potenziale
sfruttabile stimato in circa 3.000 MW sulla terraferma e altrettanti in
offshore.
Gli strumenti
governativi a sostegno delle fonti rinnovabili in generale, e degli impianti eolici in
particolare, sono:
• Il Piano Energetico Nazionale del 1988, che stabiliva un obiettivo di 300-600
MW di impianti eolici installati al 2000.
• Le leggi 9/91 e 10/91, il provvedimento Cip 6/92 che per la prima volta ha
introdotto tariffe incentivanti per la cessione all’ENEL di energia elettrica
prodotta con impianti da fonti rinnovabili ed in particolare impianti eolici. I fondi strutturali
europei utilizzati dalle regioni Puglia, Campania, Umbria e Sicilia per
realizzare impianti eolici. • Il decreto Bersani (79/99) che ha introdotto un nuovo concetto di
incentivazione delle fonti rinnovabili. Questo decreto obbliga i produttori di
energia elettrica da fonti convenzionali a immettere annualmente, nella rete di
distribuzione nazionale, una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili pari
al 2% della loro produzione annua. Tale quota di energia può essere prodotta
all’interno stesso tramite impianti di energie rinnovabili o acquistata da altri. • La legge 394/91, in particolare l’art. 7 - comma 1 nel quale sono previste
misure d’incentivazione alle amministrazioni comprese nelle aree protette che
promuovano interventi volti a favorire l’uso di tali forme di energia.
Esiste inoltre una
legislazione generale che disciplina la pianificazione e la localizzazione degli
impianti eolici, anche in termini di tutela del paesaggio, dell’ambiente e della
salute, nonché di uso del suolo.
Con la Legge 24
dicembre 2007 n. 244 (Legge Finanziaria 2008) e la Legge 29 novembre 2007, n.
222 (Collegato alla Finanziaria 2008) è stato individuato un nuovo sistema di
incentivazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e che coinvolge nella
fattispecie gli impianti eolici che prevede, in
alternativa, su richiesta del Produttore:
il rilascio di certificati verdi;
una tariffa onnicomprensiva.
Per poter accedere
all’incentivo è necessario richiedere al GSE S.p.a il riconoscimento della
qualifica di impianto alimentato da fonti rinnovabili utilizzando la procedura:
Le suddette procedure sono state approvate, ai sensi dell’articolo 11 comma 1
del DM 24/10/2005, dal Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto col
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con Decreto del
21/12/2007.
Il Decreto e le relative Procedure sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n.16
del 19/1/2008, supplemento ordinario.
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eolico con la BNR Energia utilizza il modulo di
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